Introduzione

1.1. Cos'è Iagno?

Iagno è una versione per computer del gioco Reversi, più conosciuto con il nome di Othello. Iagno è un gioco di strategia a due giocatori simile a Go. Sulla scacchiera, di dimensioni 8 per 8, vengono poste le pedine, di colore bianco su un lato e nero sull'altro. L'obiettivo di Iagno è capovolgere al proprio colore il maggior numero possibile di pedine del proprio avversario senza che egli faccia lo stesso. È possibile fare questo racchiudendo le pedine dell'avversario fra altre due del proprio colore.

Per avviare Iagno, selezionare Iagno dal sottomenù Giochi del menù Applicazioni, oppure digitare iagno sulla riga di comando.

1.2. Perché è un Othello chiamato Iagno?

Probabilmente ci si starà chiedendo perché questo gioco è chiamato Iagno invece che Othello oppure gnothello. La risposta è complicata e riguarda cose come marchi registrati e avvocati e non. Piuttosto che lasciare le cose così come sono, verrà raccontata una lunga e complicata bugia sull'origine del nome Iagno.

In una notte tempestosa, come quelle tanto descritte in Inghilterra, un solitario programmatore era seduto davanti allo schermo del proprio computer. Ian aveva appena terminato il suo capolavoro di gioco, si trattava di un gioco interattivo di Othello ed egli decise di giocare con il suo nome, chiamandolo gnothello, proprio perché scritto usando GNOME.

Successivamente, una volta arrivati i suoi amici, come tutti i programmatori mostrò loro il suo capolavoro. Tutti gli risero in faccia e gli dissero che il suo inutile gioco non era altro che un pietoso tentativo di dimostrarsi un vero hacker. Dopo averli cacciati fuori, a causa della malignità dimostrata nei confronti del suo programma, Ian decise di rinominarlo in Iago 1. Ma il suono di tale nome non lo soddisfaceva pienamente, così Ian ragionò sul fatto che tutti i nomi dei programmi di GNOME contengono qualche parte della stessa parola GNOME. Dopo molti pensieri, egli decide per il nome che noi oggi stiamo custodendo, Iagno .

1

Iago è la nemesi di Othello nella tragedia Othello di William Shakespeare.